Finocchio rosso - Foeniculum vulgare Rubra
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Finocchio rosso - Foeniculum vulgare Rubra

Finocchio rosso - Foeniculum vulgare Rubra

3,18 €

Erbacea perenne spontanea nelle regioni mediterranee. Caratteristico color bronzo. In cucina se ne utilizzano le foglie, i germogli, i fiori e i frutti. 

Vaso quadrato cm. 10

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Descrizione

Il Finocchio Rosso è una pianta erbacea perenne spontanea nelle regioni mediterranee, appartenente alla famiglia delle Apiaceae (Ombrellifere). Ha le stesse caratteristiche del finocchio selvatico ma è particolarmente decorativo per il caratteristico colore. Presenta un fusto ramificato che può raggiungere i 2 m di altezza. Le foglie, di color bronzo, hanno una forma che ricorda il fieno (da cui il nome foeniculum). In estate produce ombrelle di piccoli fiori gialli a cui seguono i frutti.  Del finocchio rosso si utilizzano i germogli, le foglie, i fiori e i frutti (impropriamente chiamati "semi").

Coltivazione

Erbacea perenne molto vigorosa, può raggiungere l'altezza di 1/2 m. Si adatta a qualsiasi terreno di medio impasto con presenza di sostanza organica, abbastanza fertile e privo di ristagni idrici. Preferisce un clima temperato di tipo mediterraneo. Le piante adulte possono essere riprodotte anche per divisione dei cespi, in primavera.

Usi e proprietà

Il Finocchio rosso si raccoglie appena il fiore è "aperto", dalla metà d'agosto a settembre inoltrato. Il fiore si può usare fresco o essiccato. I diacheni si raccolgono invece all'inizio dell'autunno, quando è avvenuta la trasformazione del fiore in frutto. Le foglie e i teneri germogli si possono cogliere dalla primavera all'autunno inoltrato e si usano fresche e sminuzzate per insaporire minestre, piatti di pesce, insalate e formaggi: nella "pasta con le sarde", nota ricetta siciliana, le foglie del finocchio selvatico sono uno degli ingredienti essenziali. I fiori si usano per aromatizzare le castagne bollite, i funghi, le olive in salamoia e le carni di maiale (in particolare la "porchetta" dell'Alto Lazio). I cosiddetti "semi" si usano soprattutto per aromatizzare tarallini (Puglia), e fanno inoltre parte della ricetta di un biscotto tipico del Piemonte, il finocchino.
Il suo aroma è dovuto alla presenza di  anetolo. Viene considerato emmenagogo, diuretico, carminativo,  antinfiammatorio, e tonico epatico. Generalmente è utilizzato per le difficoltà digestive, e l'aerofagia, come durante l'allattamento per ridurre le coliche d'aria nei bambini. Si ritiene infatti che una tisana fatta con i frutti di questa pianta sia efficace nel trattamento di gonfiori addominali da aerofagia.

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